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Nuovi allestimenti al Museo Delta Antico
- Nuovo banco tattile "la storia tra le mani"
Sono esposti reperti originali depositati al Museo Delta Antico dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio-Emilia e Ferrara e dalla Direzione Regionale Musei.
- Arricchimento della sezione dedicata alla città di Spina con l'esposizione:
- del corredo della Tomba 579 di Valle Trebba, una inumazione femminile del 440 a.C., caratterizzata da cratere monumentale, segnacolo funerario e monili in oro, parte del corredo è stato restaurato grazie al contributo del Rorary Club Comacchio, Codigoro e Terre Pomposiane;
- dei numerosi reperti recuperati a seguito di sequestri delle Forze dell'Ordine, in particolare Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri;
- delle suppellettili provenienti dai più recenti scavi dell'Università di Zurigo nell'abitato di Spina, al quale è dedicata una nuova sezione, dotata di video, realizzata con il contributo della stessa Università;
- Completamento del percorso del Museo - con le aule didattiche e inoltre, con particolare riguardo alla sezione di Spina, con due grandi mappe topografiche e tre nuovi video. Tali supporti sono il frutto delle ricerche e dell'esperienza maturata con la mostra "Spina Cento" che oggi vanno ad arricchire il Museo.
Un bell'esempio, inoltre, di archeologia sperimentale è rappresentato dal Museo Open Air di Stazione Foce, dove il visitatore può vivere un’esperienza sensoriale, aggirandosi all’interno di due “case” ispirate a quelle di Spina e immergersi nel suggestivo ambiente vallivo.